Il 15 febbraio ricorre la “Festa della Traslazione“, detta della “Lingua di Sant’Antonio”.
Qual è l’origine di questa festa? Nel 1263 la parte interna della Basilica innalzata ad onore del Taumaturgo dai cittadini di Padova era compiuta; fu così decretata la traslazione delle Reliquie di Sant’Antonio nel nuovo edificio, tra cui la benedetta Lingua del Santo.
San Bonaventura (del quale ricordiamo quest’anno i 750 anni dalla sua morte), allora Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori, venne a Padova a presiedere al grande rito. Si scoperchiò la tomba, il corpo del Santo era tutto in polvere, salvo le ossa; ma restava integra la testa con la carne ed i capelli. Nella bocca, la lingua, che solitamente prima d’ogni altra parte del corpo, essendo umida, si corrompe, era ancora flessibile, viva e rosseggiante, come di chi non fosse morto.
Frate Bonaventura, non senza contenere le lacrime, staccandola dalla gola, la prese nelle sue mani, e alla presenza del popolo commosso disse queste parole: «O Lingua benedetta che sempre benedicesti il Signore, e Lui facesti benedire dagli altri, ora si vede all’evidenza di quanto merito tu fosti appresso Dio!».
Con questo prodigio della Lingua il Signore volle premiare sant’Antonio, grande studioso delle Sacre Scritture ed eccellente annunziatore della Parola, e l’impegno con cui, attraverso le scelte eroiche e la sofferta ma raggiunta conciliazione della contemplazione mistica con l’azione pastorale, riuscí a realizzare l’ideale cristiano in maniera tanto eccezionale da trascinare dietro di sé le folle e convertirle.
Il 16 gennaio 1946, papa Pio XII proclamò sant’Antonio “dottore” della Chiesa col titolo di “evangelico”.
Vogliamo dare senso a questa festa, cogliendo nel segno della lingua incorrotta del Santo di Padova un’invito a far sì che anche la nostra lingua possa diventare strumento per l’annuncio della Parola, senza paura, senza seguire le mode del mondo, con la mitezza dei forti; una “lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato” (Is 50,4), una lingua capace di trasmettere amore e pace.
(notizie attinte dal sito https://www.santodeimiracoli.org/verso-la-festa-della-lingua.html).
Nella nostra parrocchia, da qualche anno, abbiamo iniziato a caratterizzare questo giorno con una giornata antoniana.
In particolare quest’anno abbiamo:
- la celebrazione della Santa Messa alle ore 7.30;
- la benedizione e distribuzione del Pane di sant’Antonio;
- l’Adorazione Eucaristica del giovedì dalle ore 9.30 alle 12.00 e dalle 17.30 alle 18.30 con preghiera comunitaria dei Vespri;
- la Santa Messa alle 18.30.
PER ANTONIUM AD JESUM!!!
Di seguito alcune foto relative alla giornata odierna della Festa della “Lingua di Sant’Antonio” nella nostra parrocchia di Matera.