Il 16 Maggio 2023 è stata depositata alla Corte Suprema di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare che introduce nell’art.14 della legge 194 del 22 maggio 1978 il comma 1-bis: «Il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza ai sensi della presente legge, è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso».
La donna ha il diritto di essere resa consapevole della vita che porta nel grembo, una vita con un cuore che pulsa. Solo in tal modo può essere realmente libera e responsabile delle sue azioni.
Il medico che effettua la visita, ha l’obbligo di dare un’informazione cruciale, che nè per legge divina nè per il diritto naturale, può sottacere alla donna.
Poiché i medici non obiettori sono coloro che faranno la visita che precede l’aborto, sarà un obbligo che, se non ottemperato, li renderà responsabili nei termini previsti dalla legge sul mancato o incompleto consenso informato.
Si tratta di una proposta di legge, che per la sua chiarezza e importanza, non può lasciare indifferenti; il nascituro nel grembo ci parla con il battito del suo cuore. Noi con una firma possiamo rispondere al suo grido di aiuto!
In tutta Italia è in corso una campagna di raccolta firme da effettuarsi entro il 07/11/2023.
Abbiamo bisogno anche della tua firma: la donna che ha deciso per l’aborto ascolti il battito del cuore del suo bimbo prima di farlo. Già alla 5ª settimana il battito del nascituro è forte e chiaro: ascoltalo e poi decidi. La nostra Parrocchia di Sant’Antonio a Matera sostiene l’iniziativa e ti dà appuntamento questa sera sabato 28 ottobre, a partire dalle ore 18.30 e domani domenica 29 ottobre, durante gli orari delle messe delle 8.00, 11.00 e 18.30 per apporre la tua firma.
Per qualsiasi informazione puoi consultare questo sito: https://www.uncuorechebatte.eu/.